Gestione dei rifiuti in Irpinia, sindacati contro il Comune di Avellino

Il disegno di una gestione autonoma dei rifiuti nel Capoluogo preoccupa i sindacati che temono rischi per livelli occupazionali e qualità dei servizi. Contro l’ipotesi di un sub ambito proposto dal Comune di Avellino chiedono un’intesa istituzionale e chiedono la mediazione del Prefetto

Il sindacato unito difende la continuità di Irpiniambiente nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, esprimendo forte preoccupazione per la possibile divisione dell’ambito ottimale provinciale proposta dal Comune dei Avellino. Con una lettera inviata al prefetto Paola Spena, al presidente della Provincia Rizieri Buonopane e al Presidente dell’Ato Rifiuti Vittorio D’Alessio, diverse sigle di categoria riconducibili a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel, dicono no al disegno di una gestione autonoma dei rifiuti nel Capoluogo. I sindacati temono rischi per livelli occupazionali, ma anche per le conseguenze che una disarticolazione della gestione comporterebbe sulla qualità e, soprattutto, sul costo dei servizi. Contro l’ipotesi di un sub ambito proposto dal Comune di Avellino chiedono un’intesa istituzionale, sollecitando la mediazione del Prefetto di Avellino, per favorire la composizione della attuale frattura tra Provincia di Avellino e Ato dei Rifiuti. Propongono l’istituzione di un tavolo di concertazione dove riunire i portatori di tutti gli interessi: le rappresentanze delle istituzioni direttamente coinvolte, ma anche lo stesso sindacato. Sullo sfondo c’è la partita sulla messa in sicurezza dei servizi pubblici locali, che la Provincia di Avellino sta perseguendo attraverso il completamento dell’assetto industriale del gestore oggi in campo, Irpiniambiente. Proprio in questa settimana è attesa la prima fumata bianca sulla cosiddetta multiutility, con il passaggio alla società partecipata dalla Provincia dei servizi di depurazione industriale che, in base alle norme, rientra appieno nel ciclo integrato dei rifiuti.

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