Omicidio Pisacreta, torna libero Antonio Pesce il marito di Vienna

Il magistrato di sorveglianza del tribunale di Avellino ha giudicato l’uomo “non è pericoloso socialmente” e ha stabilito che “non dev’essere sottoposto ai tre anni di libertà vigilata”

Omicidio Pisacreta, torna in libertà Antonio Pesce il marito di Vienna la donna strangolata nel 2000. La 31enne di Serino, fu strangolata dal marito con il filo della zanzariera il 10 luglio del 2000, al culmine dell’ennesimo litigio. I due si stavano separando.

Pesce fu condannato a 30 anni di carcere, nonché alla misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni, dalla sentenza della Corte di Assise di Napoli del 7 maggio 2003, diventata definitiva il 26 marzo del 2004, per il reato di omicidio e distruzione di cadavere di Vienna Pisacreta.

Il magistrato di sorveglianza del tribunale di Avellino ha giudicato l’uomo “non è pericoloso socialmente” e ha stabilito che “non dev’essere sottoposto ai tre anni di libertà vigilata”.

L’uomo, quindi, dopo 23 anni dal delitto della moglie, è libero ed oggi vive, come detto, in Lombardia

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