Stato di agitazione ad Irpiniambiente contro “lo spezzatino della gestione”
Gli operai di Irpiniambiente hanno dichiarato lo stato di agitazione per protestare contro la divisione della gestione ambientale che gli enti locali stanno programmando. L’azienda si scusa per eventuali disagi, ma i sindacati preparano lo sciopero
Stato di agitazione ad Irpiniambiente contro “lo spezzatino della gestione”, che gli enti locali stanno programmando. Gli addetti della Irpiniambiente Spa mettono in campo le prime iniziative concrete per sollecitare un cambio di rotta immediato, tenendo ben presenti le scadenze. Preoccupa operai e sindacati la prospettiva di una divisione della attuale gestione ambientale, con lo smantellamento di Irpiniambiente. Temono in particolare le date chiave che segneranno il riassetto del ciclo integrato ad Avellino sul territorio provinciale. Con il via libera atteso dal consiglio provinciale il 27 febbraio, si avvieranno le procedure per il passaggio degli asset di Irpiniambiente alla nuova società pubblica che l’Ato dei Rifiuti ha messo in cantiere. Pochi giorni dopo, il 9 marzo, il Comune di Avellino aprirà i termini per le offerte da parte dei privati che gestiranno direttamente i servizi nel Capoluogo, nei mesi che precederanno la costituzione della società mista. Peggio, temono ancora di più la scadenza del 30 marzo, quando l’ATO Rifiuti potrebbe essere commissariato in caso di ritardi sull’affidamento della gestione in provincia di Avellino. L’azienda si scusa per eventuali disagi dovuti allo stato di agitazione, ma dopo lo stato di agitazione ad Irpiniambiente i sindacati preparano lo sciopero. Nel frattempo si leva la protesta dei commercianti, che questa mattina si sono ritrovati gli imballaggi a terra.
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