Percorso a ostacoli per l’ATO sulla gestione pubblica dei rifiuti ad Avellino
Il 30 marzo scadono i termini per completare il passaggio al nuovo ciclo dei rifiuti in provincia di Avellino, ma non mancano gli ostacoli sul percorso disegnato dall’Ente d’Ambito, che ha affidato un parere pro veritate per procedereMentre nelle prossime ore i consulenti nominati dall’ATO, dalla Provincia di Avellino e dalla stessa Irpiniambiente, forniranno la valutazione economica degli asset industriali del servizio ambientale, l’Ente d’ambito intende sgomberare il campo dagli equivoci sulla proprietà della nuova società interamente pubblica in via di costituzione. Un parere della Sezione Regionale della Corte dei Conti ritiene che le norme transitorie stabilite dal Governo consenta all’ATO di acquisire le quote di una società di gestione, ma non di affidare il servizio. Sulla questione tutti gli ATO della Campania sono concordi nel ritenere questa interpretazione non rispondente allo spirito della norma. Si citano esempi importanti in Emilia Romagna. Il parere pro veritate dovrà chiarire come procedere, stabilendo se l’ATO può costituire la propria società, per la quale si è ancora in attesa del via libera da parte della Corte dei Conti. Secondo quanto si apprende la soluzione dovrebbe arrivare entro la settimana. Nel frattempo, i sindacati hanno confermato il blocco dei servizi per il 20 e 21 marzo, anche alla luce della strada diversa presa dal Comune di Avellino. Ma soprattutto, ritengono necessario ottenere garanzie circa il passaggio del personale da Irpiniambiente ad un soggetto che temono alla fine possa essere un privato anche per il resto della provincia. In caso di mancato affidamento entro il 30 marzo, i poteri passeranno al ministero che potrà indire la gara.
È un percorso a ostacoli quello dell’l’ATO per garantire la gestione pubblica dei rifiuti ad Avellino. Mentre nelle prossime ore i consulenti nominati dall’ATO, dalla Provincia di Avellino e dalla stessa Irpiniambiente, forniranno la valutazione economica degli asset industriali del servizio ambientale, l’Ente d’ambito intende sgomberare il campo dagli equivoci sulla proprietà della nuova società interamente pubblica in via di costituzione. Un parere della Sezione Regionale della Corte dei Conti ritiene che le norme transitorie stabilite dal Governo consenta all’ATO di acquisire le quote di una società di gestione, ma non di affidare il servizio. Sulla questione tutti gli ATO della Campania sono concordi nel ritenere questa interpretazione non rispondente allo spirito della norma. Si citano esempi importanti in Emilia Romagna. Il parere pro veritate dovrà chiarire come procedere, stabilendo se l’ATO può costituire la propria società, per la quale si è ancora in attesa del via libera da parte della Corte dei Conti. Secondo quanto si apprende la soluzione dovrebbe arrivare entro la settimana. Nel frattempo, i sindacati hanno confermato il blocco dei servizi per il 20 e 21 marzo, anche alla luce della strada diversa presa dal Comune di Avellino. Ma soprattutto, ritengono necessario ottenere garanzie circa il passaggio del personale da Irpiniambiente ad un soggetto che temono alla fine possa essere un privato anche per il resto della provincia. In caso di mancato affidamento entro il 30 marzo, i poteri passeranno al ministero che potrà indire la gara.
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