Il Governo dà il via all’autonomia differenziata, ma i Sindaci in piazza: si viola la Costituzione

Il Consiglio dei Ministri ha recepito e approvato in via definitiva la proposta del Ministro Roberto Calderoli sulla Autonomia Differenziata. Il disegno di legge ora andrà all’esame delle Camere. Ignorate le richieste dei Comuni che questa mattina sono andati in piazza a Napoli e accusano: violata la Costituzione

Il Ministro Roberto Calderoli ha compiuto un altro passo avanti verso la riforma della Autonomia Differenziata. Ignorando le richieste dei Comuni, che questa mattina sono andati in piazza a Napoli, il Consiglio dei Ministri ha recepito e approvato in via definitiva il disegno di legge, che ora andrà all’esame delle Camere. Forze politiche di opposizione come il Partito Democratico, organizzazioni sindacali a partire dalla Cgil e la Uil, promettono battaglia nel dibattito parlamentare e attraverso una mobilitazione nel Paese che appare solo all’inizio. Con i Comuni sono schierati per il no anche Campania, Emilia Romagna, Puglia e Toscana, che lo scorso 2 marzo nella Conferenza delle Regioni hanno votato contro la bozza Calderoli. «Le Regioni con governi di centrodestra hanno votato un disegno di legge contro il Sud e contro la Costituzione», disse allora la Regione Campania, che si prepara ad aprire una contesa di merito davanti alla Consulta. Nel merito, gli enti locali considerano inaccettabile l’ipotesi di autonomia differenziata delle regioni su materie specifiche, in particolare sulla Sanità e la Scuola, perché la cessione delle finanze su questi capitoli direttamente ai territori rischia di mettere a rischio unità nazionale ed eguaglianza dei diritti per i cittadini italiani. Le garanzie sui livelli essenziali di prestazione, cioè sulle risorse minime per i servizi, vengono considerate fumose e burocratiche. Questo renderebbe impossibili servizi uniformi per i cittadini, e spaccherebbe il sistema sanitario nazionale; inaccettabile il ridimensionamento scolastico a danno essenzialmente del Sud, ha dichiarato il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, annunciando battaglia alla Corte Costituzionale.

I commenti sono chiusi.