De Luca contro Calderoli sul Comitato per i LEP: “Nominato un Sinedrio di 62 persone”

Resta alta la tensione sulla riforma del regionalismo con l’introduzione dell’Autonomia Differenziata proposta da Roberto Calderoli. In queste ore il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, polemizza ancora con il Ministro per la sua scelta di affidare ad un comitato esterno al governo e al parlamento il compito di stabilire i LEP, i livelli essenziali di prestazione. De Luca lo ha definito un sinedrio, ritenendolo accademico, più che tecnico e di difficile convocazione. Il comitato si compone di 62 personalità italiane eminenti e di altro profilo, coordinate dal costituzionalista atripaldese Sabino Cassese. Hanno ricevuto l’incarico di fissare il criterio cardine della riforma, le quote di trasferimenti finanziari minimi alle regioni, tali da consentire l’erogazione di servizi adeguati agli standard nazionali. “Leggendo i nomi, si ritrovano personalità di indiscusso valore nel proprio campo di attività, che per la maggior parte dei designati ha poco a che fare con i Lep”, ha premesso De Luca, che però ha criticato il metodo seguito dal ministro. “Visto che per riunire una commissione di concorso di 5 docenti universitari si impiegano in media tre mesi, è prevedibile che il nominato ‘sinedrio’ potrà riunirsi in seduta plenaria ogni 10 anni, se va bene”. Per Il Governatore della Campania l’incarico spetta all’Ufficio parlamentare di Bilancio, per competenze e operatività. “Ne accompagneremo comunque l’attività con animo solidale e con commossa partecipazione”, ha concluso una nota, è il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.

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