IL CORSIVO – Caro Silvio, ti scrivo…

Un tweet di Berlusconi dedicato ieri a tutti gli italiani. Eccolo:
“L’Italia, il Paese che amo, ha un grande futuro, perché il nostro è un popolo straordinario, capace di veri miracoli”.
Fin qui il tweet di Berlusconi, sul quale desidero scrivere quattro righe. Le seguenti. Caro Silvio, come la stragrande maggioranza degli italiani, direi addirittura di tutti gli italiani, io sono sinceramente felicissimo del tuo ritorno a casa ed altrettanto sicurissimo del tuo infinito amore per questo nostro Paese.
Consentimi di aggiungere, con tutto il rispetto e senza ironia, che con l’età la tua saggezza va aumentando e di pari intensità, cosa del tutto sorprendente, lievita la tua modestia.
Lo si legge, oltre ogni ragionevole dubbio, tra le righe che hai twittato. Fino a qualche tempo fa, infatti, lasciavi intendere che, oltre a De Luca (in questo caso, invero, per esplicito autoriconoscimento), soltanto tu eri riuscito nell’arte dei miracoli appartenuta in venti secoli e rotti esclusivamente a Nostro Signore. Ora, invece, condividi la virtù miracolistica con il “nostro straordinario popolo”.
È una gran bella notizia, Silvio caro. Anche e soprattutto perché testimonia che sei veramente guarito dalla peggiore delle malattie, ossia l’Egolatria.
Forse ti disturbo più del consentito, epperó oso chiederti di trasferire la terapia che ha guarito te a due leader politici italiani di certo ben attrezzati, ma anch’essi affetti dalla tua stessa patologia: la convinzione d’essere politicamente collocati, non un gradino al di sotto di quello su cui siede il Padreterno, bensì subito affianco.
I due si chiamano Carlo Calenda e Matteo Renzi. Sii generoso, fallo per l’Italia: prova a curarli.
P. S.: Dimenticavo, Silvio, un dettaglio tutt’altro che marginale. Vedi che sta per “ascendere” al gradino sul quale siede “Maria”, quindi ai primissimi piani della Gerarchia Celeste, una certa Elly Schlein. Dai sintomi raccolti in anamnesi, pare si tratti di un caso disperato. Forse è consigliabile una dose doppia della terapia prescritta a te. Scegli tu il percorso più adeguato: d’altra parte, nessuno meglio di te s’intende di psicologia femminile.
Ciao, Silvio.

I commenti sono chiusi.