Medicina territoriale, la strategia di Ferrante per l’Irpinia: 260 infermieri di comunità

Asl e medici di base criticano l'applicazione del DM 77 che sulla scorta del Pnrr, ridisegna la medicina territoriale. Il manager dell'Asl indica la soluzione a Caposele al forum promosso dalla Diocesi altirpina: i comuni mettano a disposizione le strutture e costruiamo le case di comunità dal basso

Medicina territoriale. Gli interventi di riorganizzazione dei servizi previsti dal Pnrr saranno completati entro il 2027, e i contenuti del Decreto Ministeriale 77 potrebbero non tradursi nelle aree interne della Campania, nella morsa dello spopolamento e della dispersione abitativa.

Prevenzione, consultori, vaccinazioni, ambulatori specialisti e assistenza domiciliare agli anziani sono i servizi da spalmare sui distretti sanitari e a raggiera su case della salute, ospedali di comunità e centrale operativa territoriale. Nonostante gli interventi previsti, la riforma non risponderà al bisogno di decongestionare gli ospedali.

Per questo il manager dell’Asl anticipa le innovazioni annunciate e chiede agli amministratori convocati dall’arcivescovo di Sant’Angelo Monsignor Pasquale Cascio a Caposele, di mettere a disposizione le strutture nei comuni e concertare i servizi dal basso.

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