Diagnostica avanzata agli Ospedali riuniti di Avellino e Solofra: “Così salviamo più vite”
Presentate in un convegno scientifico al Moscati le nuove tecnologie di diagnostica avanzata in dotazione all’azienda ospedaliera e grazie alla quale, secondo i medici, sarà possibile salvare più vite umane
Convegno scientifico all’Ospedale San Giuseppe Moscati promosso in collaborazione con l’Università Vanvitelli di Napoli e la Società Italiana di Radiologia Medica per presentare le innovazioni tecnologiche in campo diagnostico. Da oggi presso l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati è attiva la Risonanza magnetica 3 Tesla, che va a potenziare il parco tecnologico dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, consentendo «una risoluzione più performante dei dettagli anatomici e tempi più rapidi di esecuzione con maggiore comfort per il paziente», spiega il direttore dell’Unità operativa di Radiologia, Lanfranco Aquilino Musto, che ha organizzato il meeting in collaborazione con l’Università degli Studi Luigi Vanvitelli di Napoli e con il gruppo regionale Campania della Sirm (Società Italiana di Radiologia Medica). “Urgenze Neuroradiologiche” il tema dei lavori. “Con l’alta tecnologia di cui l’Azienda Moscati è dotata e continua a dotarsi va a tutto vantaggio dei pazienti, che possono effettuare esami diagnostici sempre più precisi e veloci”, ha aggiunto Musto, sottolineando che “con la tecnologie non tagliamo solo liste d’attesa, salviamo vite”. Nel Dipartimento dei Servizi del Moscati sono stati di recente installati anche due tac e quattro ecografi, tutti macchinari top di gamma. Grazie alle nuove tecnologie, gli ospedali riuniti di Avellino e Solofra rientrano nella rete nazionale dei presidi italiani principali per la diagnostica e l’intervento. Il problema resta quello del personale. “Servono nuovi giovani radiologi per completare la crescita dell’offerta sanitaria e ospedaliera”, ha concluso Musto.
I commenti sono chiusi.