Legati, minacciati e picchiati: la brutale rapina nella villa di Atripalda

Scioccanti i dettagli della rapina avvenuta la scorsa notte ad Atripalda. Una scena di violenza degna di Arancia Meccanica. Gli inquilini legati e picchiati a sangue, con minacce perfino di violenza sessuale pur di trovare una cassaforte che non c'era. Non contenti i criminali hanno tentato un colpo nella villa accanto, il coraggio di un anziano li ha fatti scappare

È caccia alla banda composta da quattro persone, presumibilmente dell’Est Europa (a giudicare dall’accento) che la scorse notte ha fatto piombare nel terrore una famiglia di Atripalda.

I criminali hanno agito attorno all’una di notte, riuscendo ad entrare all’interno della villa dopo aver scassinato una finestra. Le persone all’interno sentono i rumori e provano a vedere a cosa siano dovuti, il.furto si trasforma in un vero e proprio incubo. Perché i quattro malviventi, tutti col volto coperto da un passamontagna e attrezzi da scasso in mano, invece che scappare decidono di usare la violenza pur di fare bottino pieno. Sono convinti che in casa ci sia una cassaforte, e per far parlare i proprietari si avventano su di loro, li picchiano brutalmente e poi li legano. Una tortura che dura più di un’ora, in cui i rapinatori continuano a picchiare le vittime, tra cui una donna, che minacciano anche di violenza sessuale. Un pestaggio che finisce quando si convincono che la cassaforte davvero non c’è, come avevano più volte provato a fargli capire le vittime.

Ma i delinquenti non desistono, arraffano contanti e gioielli in oro e poi tentano un altro colpo nella villa accanto, di proprietà di un familiare delle stesse vittime. Una persona anziana, che ha sentito i rumori provenire dalla casa accanto e che aveva deciso, con enorme coraggio, di affrontare i malviventi per mettere in salvo i familiari e la sua abitazione. Prova a tirare nei loro confronti ogni oggetto che si trova davanti, piatti, vasi, arnesi contundenti; a quel punto i rapinatori si spaventano, anche perché temono che i rumori possano attirare il vicinato e le forze dell’ordine e si danno alla fuga. L’anziano ritrova ancora legati e insanguinati i suoi familiari, chiama il 118 e i carabinieri; i feriti vengono trasportati presso il Moscati dove gli verranno applicati diversi punti di sutura. Sarà ben più difficile superare invece lo choc psicologico di una notte da incubo. Indagano i carabinieri dell’Arma per individuare i criminali, decisamente pericolosi e disposti a tutto, come dimostra la violenza utilizzata durante la rapina.

Ad Atripalda e dintorni, dove la voce della brutale rapina si è sparsa velocemente, non si dormono affatto sonni tranquilli

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