Ariano, caso “Gerardina”. Sequestrati i cellulari del marito e dei familiari

La Procura di Benevento non esclude alcuna ipotesi investigativa sulla morte della 46enne di Ariano. Restano tre, per ora, gli indagati. Il Procuratore Policastro : “ Presto la verità”

Su disposizione della Procura della repubblica del Tribunale di Benevento sono stati sequestrati i telefoni cellulari di Angelo Meninno e dei suoi familiari. Si complica il “caso”  Ariano. La morte di Gerardina Corsano sempre più avvolta nel mistero. Oltre all’acquisizione dei cellulari vi sarebbe stata anche un’altra ispezione  nell’abitazione di contrada  Fiumarelle –  San Vito dove si trova anche la rivendita di cereali della famiglia Meninno e dove risiede l’intero nucleo familiare. Si indaga a 360 gradi. Dai cellulari probabilmente la necessità di ricostruire, con particolari forse sfuggiti al racconto dei familiari, ogni dettaglio dei giorni precedenti gli accessi all’ospedale “Frangipane” della coppia con i sintomi  di una semplice sindrome gastrointestinale.  Dai risultati delle analisi eseguite dall’Istituto Superiore di sanità , esclusa la morte della 46enne per intossicazione da botulino, non emergerebbero altre indicazioni particolari sugli alimenti sequestrati ed  esaminati. Resta comunque in piedi l’ipotesi intossicazione così come quella dell’avvelenamento.  Saranno gli esiti dell’autopsia  a consegnare un quadro più chiaro di questa morte sospetta  rimbalzata sui media nazionali. Il Procuratore Aldo Policastro, contattato telefonicamente,  conferma che, escluso il botulino, restano in piedi tutte le altre ipotesi compresa quella, seppur remota , di una morte non necessariamente legata ad un fattore esterno.  Il capo della Procura di Benevento  non si è sbilanciato nemmeno sul numero degli indagati , che secondo indiscrezioni potrebbero aumentare, ma che per ora restano tre : i titolari della pizzeria di Ariano  ed il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale “Frangipane”.

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