A 43 anni dal sisma via gli ultimi prefabbricati pesanti di Avellino. L’impegno del Sindaco

L’omaggio alle vittime del terremoto di 43 anni fa in una chiesa semi vuota questa mattina ad Avellino, dove sono intervenute con il Prefetto e il Sindaco solo rappresentanze istituzionali. “C’è ancora tanto da fare e lo stiamo facendo”, ha commentato Gianluca Festa

Nel Duomo di Avellino si sono radunate con il Prefetto Paola Spena e il Sindaco Gianluca Festa le rappresentanze istituzionali civili, religiose e militari per commemorare con la Santa Messa e la deposizione della corona d’alloro le diverse migliaia di vittime provocate dal 23 novembre di 43 anni fa provocò il terremoto in Irpinia, in Campania e in Basilicata. L’omelia di don Enzo De Stefano è risuonata, però, in una chiesa semi vuota. Una scarsa partecipazione che non sminuisce il ricordo, ha spiegato il Sindaco di Avellino, che quella terribile domenica era solo un bambino. Lo sgomento di quei momenti, quando subito dopo i 90 secondi della triplice scossa tellurica le persone riversate nelle strade non riuscivano a realizzare cosa fosse accaduto. Dopo 43 anni c’è il giudizio sulla ricostruzione è positivo, ma “c’è ancora tanto da fare e lo stiamo facendo”, sottolinea Gianluca Festa

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