IL CORSIVO – Il papà di Giulia, gigante di stile e umanità

Una panchina rossa nel cortile del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Padova dedicata a Giulia Cecchettin dall’ateneo e dal Rotary Club. Bella e doverosa iniziativa. Ma non solo questo.
Venerdì il papà di Giulia, Gino, e la rettrice, Daniela Mapelli, si sono incontrati per la prima volta e insieme hanno parlato davanti ad un migliaio di studenti, molti dei quali compagni di corso di Giulia.
Le parole di questo padre affranto dal dolore ma straordinario esempio di grandezza umana. Ha detto: “I minuti di silenzio o di rumore finiranno, ma voglio che tutti i giorni ognuno di noi trovi il tempo di guardarsi dentro e pensare a quello che può fare per migliorare la propria vita anche nei confronti delle persone amate. Voi siete il futuro e ognuno si può confrontare per comprendere cosa è mancato a tutti i livelli. Io mi promuoverò affinché qualcosa di positivo nasca. Nessuno mi restituirà mia figlia, ma da questa tragedia deve nascere qualcosa di buono”.
Una grande lezione di vita e di stile per tutti noi. Soprattutto per quanti, specie tra i conduttori televisivi, vilmente e cinicamente hanno tentato di strumentalizzare una tragedia di questa portata per fini ideologici e politici. Vergogna!

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