IL CORSIVO – Femminicidi e cattiva politica

Sabato 25 novembre, giornata internazionale contro i femminicidi e ogni forma di violenza sulle donne. Larghissima la partecipazione alle “marce” organizzate in tanti luoghi del Paese.
Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Dietro ogni violenza c’è il fallimento di una società. Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio. Serve quindi un rinnovato impegno, non basta l’indignazione a intermittenza… Serve costruire una via in cui le donne conquistano l’uguaglianza perché libere di crescere, libere di sapere, libere di essere libere”.
Le parole della Premier, Giorgia Meloni: “Siamo libere e nessuno può toglierci quella libertà, nessuno può pensare che siamo nel loro possesso. In questa giornata voglio dire alle donne italiane che non sono sole e che quando hanno paura il 1522 è il numero da chiamare, in qualsiasi momento, per avere aiuto immediato”.
Due messaggi forti e chiari, di denuncia e insieme di sano e concreto pragmatismo.
Le altre parole della giornata. Quelle della segretaria Pd, Elly Schlein, rivolte alla Premier Meloni; una provocazione, per di più insinuante, che tradisce la volontà di guerra a prescindere, quando invece sarebbe auspicabile, almeno su un tema così delicato e complesso, un clima di pace. Eccole, le parole: “Bisogna battersi per le altre donne. Il soffitto di cristallo non si abbatte da solo, con un unico punto di pressione, non si rompe perché sei arrivata tu se le altre donne del Paese non arrivano neanche a vederlo”.
Infine le parole del leader M5S, Giuseppe Conte, un altro capolavoro di demagogia spicciola, tutto da incorniciare, a testimonianza di come si possa cinicamente strumentalizzare per fini politici di parte perfino la tragedia dei femminicidi e di ogni altra forma di violenza sulle donne. Dice Conte: “Chiedo a Giorgia Meloni di incrementare il reddito di libertà, noi proponiamo 1.200 euro. Dopo aver sabotato Opzione donna e Ape sociale e aumentato l’Iva sugli assorbenti, almeno su questo ci dai una risposta?”.
Si badi: le parole di Schlein e soprattutto di Conte sono state pronunciate nel contesto della giornata contro femminicidi e violenze sulle donne: quasi a dire che la povera Giulia Cecchettin non sarebbe stata uccisa da Filippo Turetta se non fosse stata aumentata l’Iva sugli assorbenti. Ci manca soltanto che alla prossima manifestazione la Meloni venga additata come la mandante dei 106 femminicidi registrati in Italia dall’inizio di questo maledetto 2023.
Ma ci facciano il piacere!

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