L’Italia della cultura dà l’addio ad Antonio La Penna Irpino di Bisaccia, un grande latinista

Lutto nel mondo culturale italiano per la scomparsa, a 99 anni, di Antonio La Penna, uno dei più illustri latinisti europei contemporanei. Il profilo biografico, il ricordo di un suo allievo eccellente, oggi preside e saggista Paolo Saggese

È deceduto all’età di 99 anni Antonio La Penna, il latinista e filologo tra i massimi studiosi della cultura classica in Italia e in Europa. Nato a Bisaccia il 9 gennaio 1925, in Irpinia si era formato con i suoi studi ginnasiali tra San’Angelo dei Lombardi e Avellino, prima di entrare alla Normale Superiore di Pisa dove in seguito, da professore di letteratura latina, per tre decenni tenne un famoso seminario di filologia latina. È stato docente universitario a Firenze. Membro della accemia dei Lincei, ma soprattutto viene annoverato in Italia tra i più prolifici storiografi e studiosi dell’antichità. Lascia scritti apprezzati e celebrati su Macrobio, Cesare, Sallustio, Orazio, Properzio, Virgilio, Petronio, tra gli altri. Ma Antonio La Penna è stato un riferimento della letteratura italiana moderna, avendo esplorato il Novecento e approfondito importanti autori europei, in particolari francesi. Si è occupato in particolare delle opere di Dante e Petrarca, di Diderot, Valery e Camus, di Leopardi e Gadda. Sempre legato alla sua terra d’Irpinia, La Penna lascia un vuoto incolmabile  in un’Italia che in queste ore lo ricorda con rimpianto. Il profilo biografico, il ricordo di un suo allievo eccellente, oggi preside e saggista Paolo Saggese.

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