L’Irpinia ha perso 8 negozi su 100 dopo la pandemia. Il rapporto Svimez – Confcommercio

La provincia di Avellino non è solo la peggiore in Campania per il calo dei consumi, ma secondo l’ultimo rapporto della Svimez svetta sul territorio regionale anche per la chiusura di negozi: 7,8% di cessazioni da 2019, dalla pandemia ad oggi. I dati sono stati elaborati dalla Confcommercio

La provincia di Avellino registra i dati peggiori per quanto riguarda l’andamento economico delle famiglie. È la prima in Campania per il calo dei consumi, ma secondo l’ultimo rapporto della Svimez anche per la crisi del commercio. Lo studio elaborato dalla Confcommercio è eloquente: dal 2019 al 2023, quindi a partire dalla fase immediatamente pre pandemica ad oggi, in Irpinia hanno cessato l’attività il quasi 8 negozi su 100, mentre nello steso periodo in Campania il numero di imprese commerciali è diminuito del 3,2% (in linea con il dato medio delle regioni meridionali). Dietro Avellino, con il 7,8% di attività commerciali cessate dal 2019, c’è Salerno con il 5%. Meno intensa la crisi a Napoli con il 2,5% di esercizi in meno, Caserta con il -3%, mentre è in controtendenza Benevento, in leggerissima ripresa con lo 0,4% in più. Una recessione commerciale che si riflette sull’occupazione, quella che descrivono le cifre. Il calo dell’occupazione è del 4,8% sul territorio regionale in questo settore. Al di là della crescita delle vendite online, a pesare è soprattutto il calo dei consumi.

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