L’impianto di compostaggio di Teora chiuso da anni. Chirico: pronti a comprare quote di Irpiniambiente
Il primo cittadino sottolinea che la chiusura persiste dell'impianto altirpino ha congelato di fatto le prospettive di crescita e sviluppo dell'indotto nell'area Pip. "Attendiamo che la Provincia ceda Irpiniambiente ai Comuni e noi siamo pronti a fare la nostra parte"
L’impianto di compostaggio altirpino è congelato da anni, il comune di Teora è alla finestra in attesa di un pronunciamento definitivo della Provincia sul passaggio di Irpiniambiente ai Comuni. L’esecutivo di città guidato da Pasquale Chirico conferma la volontà politica di acquisire le quote di Irpiniambioente, sentito il parere del revisore dei conti, per garantire la gestione all’Ato Rifiuti e mettere in campo investimenti e interventi di ammodernamento utili a chiedere il ciclo integrato dei rifiuti.
L’economia di scala per Chirico non si traduce solo nell’abbattimento della Tari con la lavorazione in house dei rifiuti, ma anche con programmi di investimento collaterali. “La Legge 14 del 2026 è chiara e noi non possiamo ancora temporeggiare. La stima dei 12 milioni di euro prevista per i lavori di ampliamento e ammodernamento dell’impianto di compostaggio attendono la delibera regionale”.
Chirico sottolinea l’aggravio di spesa sostenuta dai cittadini, costretti a farsi carico del costo di trasferimento del rifiuto organico, ma anche l’impoverimento del sito di teora, che serve esclusivamente a Deposito mezzi e logistica. La prospettiva di portare l’impianto a 12 mila tonnellate di rifiuto organico, ci garantirà la nascita dell’indotto e un decollo dell’area pip comunale.
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