Compleanno amaro per la ferrovia dell’Irpinia che resta chiusa a 130 dall’inaugurazione

In attesa di vedere completati i lavori di elettrificazione sulla linea con Salerno, la ferrovia di Avellino riprende vita per le corse estive del treno turistico finanziato dalla Regione Campania. “Magra consolazione”, scrive in una lettera aperta l’Associazione Inlocomotivi

I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria da Salerno ad Avellino dovrebbero terminare soltanto a dicembre, salvo ulteriori differimenti che non possono essere esclusi. Per questa ragione la Stazione del Capoluogo irpino celebrerà ancora chiusa anche questo nuovo importante anniversario della sua linea storica, l’Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, completata con l’inaugurazione del terzo lotto Paternopoli – Monteverde il 27 ottobre 1895. Lo ricorda l’Associazione Inlocomotivi, attraverso una lettera aperta del suo fondatore Pietro Mitrione. “La nostra ferrovia di Avellino riprende vita per le corse estive solo grazie al treno turistico finanziato da Regione Campania, Fondazione Fs ed A.Ca.mir.”, scrive Mitrione. Per i suoi 130 anni di storia, la Avellino Rocchetta rientra fra le iniziative del programma “binari senza tempo” di Fondazione FS, che mira alla valorizzazione delle tratte cosiddette “minori”, benché nel passato abbiano contribuito alla rinascita civile dell’Italia. Dall’11 maggio 2025 riparte il treno irpino del paesaggio, su ll’unica tratta ferroviaria della rete RFI a fruire della dichiarazione di Notevole Interesse Culturale nazionale, conclude non senza una punta di rammarico Pietro Mitrione.

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