IL CORSIVO – Papa Leone XIV e… Matteo Renzi

Un post, ieri, di Matteo Renzi. Eccolo in versione integrale:
“Il discorso con cui stamattina Leone XIV ha spiegato la scelta del suo nome, legandolo alla questione sociale in relazione al futuro dell’intelligenza artificiale, è molto significativo. Un messaggio per i credenti, certo. Ma in questo caso un faro di speranza per tutte le donne e gli uomini di buona volontà. È il capo della Chiesa cattolica, certo. Ma è anche un leader capace di far riflettere in un quadro politico sempre più difficile. Bello!”.
Cosa dire? Da quando Robert Francis Prevost è entrato in Conclave e ne è uscito Papa, così smentendo i dilettanti dei malefici, Matteo Renzi non la smette più di recitare il rosario dei complimenti. Il motivo più attendibile è che dopo aver perso la scena in politica, il leader di Italia viva cerca di prenotarsi un posto in Paradiso, naturalmente da protagonista, non da semplice comparsa: chessó, almeno da Beato.
Un consiglio a Sua Santità Leone XIV: non si fidi di certe pecorelle smarrite. Piuttosto, quando incontra un Renzi, si ispiri alla saggezza del saggio proverbio popolare che recita così: “Dagli amici mi guardi Iddio, dai nemici mi guardo io”.

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