Avevano sparato solo per intimidire, ad Ariano si riaccende la polemica sul controllo di vicinato
Quanto accaduto nei giorni scorsi in località Cardito è preoccupante. Il consigliere di Patto Civico Daniele Tiso incalza l'amministrazione con il controllo di vicinato: "Poteva finire in tragedia". Intanto il gesto è costato caro a chi lo ha commesso
Un gesto dettato dalla paura e dalla indignazione costato caro a padre e figlio , il primo arrestato il secondo denunciato, che hanno , qualche giorno fa, esploso un colpo di fucile in aria per spaventare e mettere in fuga presunti ladri poi rivelatisi operai dell’Enel. Ora sono nei guai giudiziari. Quanto accaduto ad Ariano, in località Cardito era prevedibile. E’ quanto afferma il consigliere di Patto Civico Daniele Tiso che da anni sollecita l’amministrazione comunale ad adottare la misura del Controllo di Vicinato proprio per evitare il far west. Sebbene un periodo di relativa tregua sul fronte dei reati predatori, in alcune zone delle grandi periferie è rimasta intatta la psicosi dei furti in villa. La comunità è ancora spaventata ,non si sente sicura. Episodi come questo, afferma Tiso , devono far capire all’amministrazione che il controllo di vicinato serve innanzi tutto per informare i cittadini su come comportarsi in caso di situazioni di pericolo nel rispetto dei ruoli e per la salvaguardia della pubblica incolumità. Poi l’invito all’amministrazione Franza a rivedere la propria posizione e a prendere in considerazione questo progetto, non è mai troppo tardi, sollecitato anche dalla Prefettura, in attesa del più volte annunciato sistema di videosorveglianza che dovrebbe blindare la città ma di cui ancora non esiste traccia tangibile.
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