IL CORSIVO – Al Bano al Concerto per la Pace (ma in Russia!)

Udite, Udite! Al Bano ha appena annunciato, attraverso una dichiarazione all’Ansa, che il 20 giugno tornerà a cantare in Russia. Precisamente a San Pietroburgo, dove terrà (sic!) “un concerto per la Pace”. Potrebbe essere intesa come una buona notizia, della serie: “Che gioia! Lo Zar Putin ha finalmente deciso di smettere il massacro dell’Ucraina, si ritira dalle sue parti e grazie infinite al Buon Dio”.
Le cose non stanno così. Il concerto non lo ha deciso Al Bano (che sarà accompagnato da Iva Zanicchi) con la finalità Alta e Nobile di cogliere l’obiettivo che non è riuscito, seppure per interessi personali e statunitensi, nemmeno al Presidente Donald Trump. Le cose stanno in modo molto diverso. Il concerto non è stato organizzato da Al Bano, lo ha voluto Mosca. Già a gennaio scorso, infatti, il cantautore aveva fatto sapere di aver ricevuto l’invito: “Mi ha telefonato una persona da Mosca, mi ha detto di tenermi pronto per cantare sulla Piazza Rossa a settembre, massimo a ottobre, al concerto per festeggiare la Pace”.
Non si capisce perché, dalla versione resa ieri all’Ansa emerge un programma un tantino cambiato: non si canta più a Mosca ma a San Pietroburgo; non più a settembre, massimo ottobre, ma il 20 giugno, cioè tra dieci giorni. Resta immutata, tuttavia, la circostanza dell’invito che parte da Mosca, e che allo stato attuale imperversa la guerra, altro che Pace. È questo il dato interessante, al di là – come recita una bella canzone dell’artista pugliese – di “… quando il sole tornerà… e la notte non verrà mai più…”.
Interessante e sorprendente, d’altronde, appare il resto dell’annuncio di ieri all’Ansa. Il cantautore, riferendosi esplicitamente al concerto, proprio nei giorni in cui si intensifica l’attacco all’Ucraina, dice: “Non temo le proteste in Italia, né le accuse di essere amico di Vladimir Putin. Io sono amico di chi percepisce la bellezza del sostantivo Pace”. E ancora: “Chi ama davvero la Pace deve intervenire anche con questo tipo di azione”
Cosa dire? Probabilmente Al Bano stenta a realizzare che va a cantare “per la Pace” nella stessa Russia di Putin che ha invaso l’Ucraina, che ha voluto la guerra e che ancora oggi non vuole la Pace: più esattamente, che minaccia di smettere la guerra solo a condizione che l’Ucraina scompaia come Paese democratico e libero e diventi una Colonia del Cremlino.
In altre parole, egregio Signor Al Bano, lei sta andando a cantare – “a Sua insaputa” – per festeggiare la Guerra ad oltranza di Putin musicata sotto mentite spoglie d’uno spartito di Pace. Forse è tempo che si schiarisca le idee: lo faccia per se stesso, prima ancora che per noi comuni e umili mortali.
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