IL CORSIVO – Quel ragazzo autistico bocciato a scuola…

Un episodio raccapricciante. Le notizie al riguardo, riportate dal Corsera on line di ieri, sono poche. Sufficienti, tuttavia, per suscitare profonda indignazione in chiunque sia dotato d’un minimo di sensibilità umana e sociale.
È accaduto in un comune della provincia di Taranto. Un ragazzo autistico, studente al terzo anno delle superiori, è stato bocciato. Certo, può accadere. Il problema, data la particolare circostanza, è come viene comunicato. In questo caso, è avvenuto attraverso gli ordinari, tradizionali, freddi “quadri” esposti al pubblico: “Nome e Cognome”, “Promosso”, “Bocciato” …!
Le conseguenze. Il ragazzo appare in un video diffuso dalla cooperativa “Logos” e dall’Associazione “Autisticamente Aps”, naturalmente con il consenso della famiglia. Nel filmato egli pronuncia soltanto tre parole: “Sono stato bocciato”. Il video è a corredo di una lettera della madre che racconta l’impegno quotidiano del figlio, le sue conquiste, le sue difficoltà e il dolore per una bocciatura appresa in quel modo. In un passaggio la donna si rivolge direttamente al ragazzo: “Hai lavorato duramente, superato i tuoi limiti, ma la scuola non ti ha visto davvero. Questa non è una tua sconfitta, ma lo è per chi non ha saputo cogliere il tuo progetto di vita”.
Tra i tanti commenti, ne segnaliamo due. Il primo è di una insegnante di sostegno (non di quella scuola). Si legge: “Non sei tu ad aver fallito. Ti hanno negato quel legame che solo un insegnante che ama il proprio lavoro può costruire”.
Il secondo è della cooperativa Logos: “Questo episodio è la testimonianza di una ferita educativa. Il sistema troppo spesso non vede, non ascolta, non accoglie”.
Cosa aggiungere? Soltanto una brevissima chiosa. L’episodio conferma che il Mondo dell’Autismo, per i grandi e piccoli problemi che contiene, è ancora lontano anni luce dal nostro minuscolo, fragile, indifferente, imperdonabile mondo politico. Vergogna! Vergogna! Vergogna!
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