Il Mase deposita l’istanza del progetto “Bisaccia 3”: altro impianto di accumulo da 48 MW in Irpinia
Appena 48 ore fa con vincolo preordinato all'esproprio, il Ministero rende noto l'iter di autorizzazione da parte dell'ennesima società pronta ad agire nel nome della transizione energetica. Nella narrativa, la società chiede che si proceda in vista di un ampliamento dell'elettrodotto RTN della linea Bisaccia Deliceto. Centinaia di particelle di terreni si preparano all'esproprio, per l'impianto e per le opere connesse
Bisaccia tre. Questa è la denominazione del progetto di costruzione dell’impianto di accumulo, il settimo in lista previsto a Bisaccia, della potenza di 48 megawatt e delle relative opere connesse. Il Ministero dell’Ambiente e dell’Energia ha depositato appena 48 ore fa al protocollo dell’ente locale la variante progettuale, che integra l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, ma include nell’istanza anche il futuro ampliamento della Stazione Elettrica di Trasformazione della Rete Terna Nazionale e i relativi raccordi aerei per l’inserimento sulla linea Bisaccia – Deliceto.
La nuova stazione elettrica prevede espropri per centinaia di particelle, sia per la servitù dell’elettrodotto, che chiama in causa un fitto elenco di privati tra Guardia, Andretta e Bisaccia, e sia per l’esproprio sull’area di trasformazione della stazione.
Ulteriori terreni agricoli sacrificati sull’altare della transizione energetica, che continua a sottrarre terreni fertili all’agricoltura nell’indifferenza della politica e con la connivenza di pochi privati. Ormai l’altopiano del Formicoso è una discarica energetica a cielo aperto, ma non è affare di nessuno.
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