Ariano, si riaccende lo scontro politico sul museo archeologico. J’accuse di Azione

Da cinque anni solo annunci. Duro J’accuse di Azione: i reperti del museo ancora riposti nelle cassette per la frutta. Amministrazione distratta e deleteria

Il museo archeologico di Ariano rimane “inscatolato” nonostante gli impegni assunti dall’amministrazione Franza ad inizio mandato. Il duro “j’accuse” arriva da Azione che smonta le posizione dell’assessora Vallone e ricorda che la decisione di trasferire il museo dall’originaria location , cioè da palazzo Forte al Castello Normanno  e di “sfrattare” da quest’ultimo, per motivi squisitamente politici,  il Museo della Civiltà Normanna per relegarlo nel palazzo Gambacorta ,è costata la perdita di un finanziamento nell’ambito del bando Coesione Sud, di  circa due milioni di euro  mentre oggi gli amministratori esultano per i circa 300 mila euro di ristori  Terna con i quali si vorrebbe allestire il nuovo museo nel Castello Normano. Quasi sei anni di annunci ma i reperti del museo archeologico, un potenziale turistico di straordinaria importanza, restano nelle cassette della frutta , dice il responsabile di Azione Fabio Gambacorta, che parla di un’amministrazione comunale distratta e deleteria anche nel tratto culturale della sua agenda politica.

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