IL CORSIVO – QUEL CALOROSO APPLAUSO DELLA LEOPOLDA AL MINISTRO PIANTEDOSI
Due notizie di rilievo, l’altro giorno, alla tredicesima edizione della Leopolda.
La prima la dà il “padrone” di casa, Matteo Renzi. Il suo partito, Italia viva – si scusi il bisticcio – resterà “vivo” ancora per un po’: il tempo necessario per continuare a percepire il 2 per mille. Poi sarà sostituito dalla nuova creatura civico-centrista, Casa Riformista, che l’ex leader Pd ed ex Premier farà esordire all’interno del Campo Largo già oggi alle regionali della Calabria, per poi continuare il 12 e 13 ottobre in Toscana e il 23 e 24 novembre in Campania, Puglia e Veneto.
La seconda notizia è il lungo e caloroso applauso riservato dalla Leopolda all’ospite Matteo Piantedosi. Evento raro la platea d’un partito della coalizione di sinistra-centro che accoglie con i guanti bianchi un ministro di centrodestra. L’unica spiegazione plausibile è il riconoscimento dell’opera svolta con merito dal titolare del Viminale e dagli uomini delle Forze dell’Ordine a servizio della comunità nazionale. In sostanza, si è trattato di un atto concreto di grande civiltà politica e, insieme, del giusto contrappasso per le speculazioni demagogiche di piazza di ieri e di oggi contro lo Stato di Diritto.
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