Ordinanza anti smog: tutto inutile, già raggiunta la soglia massima di superamenti delle polveri sottili

Il dado è praticamente tratto in barda all’ordinanza partita lo scorso 22 ottobre ed in vigore ancora per una settimana. L’estate di San Martino ci restituisce un quadro molto preoccupante per la qualità dell’aria ad Avellino ed in tutto il comprensorio dell’hinterland cittadino. Abbiamo raggiunto la soglia massima prevista dalla legge: 35 giorni di superamento dei livelli consentiti di polveri sottili in un anno. Alla fine del 2018 manca ancora un mese e mezzo e siamo quasi alla vigilia dello shopping natalizio per che tradizione rappresenta il momento clou dell’anno in termini di movimento sulle strade. Il dato dei 35 sforamenti ci è stato comunicato dalla sede centrale di Napoli dell’Arpac che ha in gestione la centraliana di via Piave. Nell’ultimo periodo i parametri del monitoraggio non sono stati comunicati in tempo reale come avviene di routine per un problema al modem che trasferisce i risultati dei controlli, ma l’apparecchiatura cittadina non ha mai smesso di funzionare e come sempre ha captato h24 i valori sulla qualità dell’aria. Per questo motivo – negli ultimi giorni – i dati sono stati acquisiti materialmente ad Avellino, letti ed elaborati a Napoli, contestualmente resi noti on line e trasmessi al comune. Bella grana per l’amministrazione Ciampi. Vanificati gli effetti del dispositivo di ottobre, adesso si è obbligati – pena l’avvio di un procedimento penale – ad adottare misure più dure: dalle targhe alterne fino al blocco totale del traffico.

I commenti sono chiusi.