Decreto “Ristori”, fondi anche per i tamponi rapidi da medici e pediatri

Indennizzi veloci per bar, ristoranti e discoteche. Si utilizzerà il meccanismo del dl "Rilancio"

Soldi a fondo perduto entro due settimane per le attività più colpite, ma anche fondi – 30 milioni di euro – per consentire a medici di base e pediatri di effettuare i tamponi rapidi presso i propri studi. Sono le misure contenute nel decreto “Ristori”. In tutto 32 articoli, deciso anche lo stop al pignoramento degli immobili fino 31 dicembre.
Il pezzo forte è rappresentato dagli indennizzi che arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre“ – ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso dell’incontro con le categorie colpite dal Dpcm anti-Covid. Il nuovo intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio: in particolare bar e pub dovrebbero ricevere il 150% di quanto già avuto a fondo perduto mentre i ristoranti dovrebbero ottenere il 200%. Per le sole discoteche e i locali analoghi, chiusi in sostanza da marzo, il ristoro dovrebbe arrivare al 400%. Per questo capitolo, stanziati circa 2 miliardi dei 6,8 complessivi del dispositivo licenziato dal consiglio dei ministri.
L’altra voce importante è rappresenta dai 2,6 miliardi destinati alla cassa integrazione riservata ai dipendenti e lavoratori di queste stesse attività.

I commenti sono chiusi.