Medici di famiglia e pediatri irpini pronti a praticare i tamponi rapidi

Il presidente provinciale dei camici bianchi Sellitto pensa ad allestire "drive in" in ognuna delle 20 aggregazioni funzionali territoriali attive in provincia

Chiusi gli accordi a livello nazionale, adesso sotto con l’organizzazione sui territori. Per praticare i tamponi rapidi i medici di famiglia potrebbero optare – in accordo con la protezione civile – per la formula dei “drive in” in ognuna delle venti aggregazioni funzionali già esistenti in Irpinia. L’idea la lancia il presidente dell’Ordine Francesco Sellitto. “Con il sostegno dell’equipé di Arcuri si potrebbe partire da subito, questa – fa notare – potrebbe essere la soluzioni migliore in termini di sicurezza sia per i pazienti che per i colleghi”. Scartata – dunque – l’ipotesi di utilizzare gli studi privati. Ognuna della aggregazione annovera una media di 20 professionisti. “Si potrebbe operare stilando un calendario con una specificazione turnazione” – dice ancora il dottore Sellitto. Il test antigenico consente di avere il risultato in 15 minuti. In fermento anche i pediatri di libera scelta: in Irpinia sono 43. Anche in questo caso esclusa la possibilità di praticare i tamponi presso gli studi o ambulatori di riferimento. “Si potrebbero sfruttare i ‘drive in’ già predisposti dall’Asl” – afferma Antonio Limongelli, referente provinciale della Federazione medici pediatri. “Ovviamente noi agiremo solo su asintomatici che rientrano nella sfera dei contatti diretti di positivi e sui guariti che attendono la conferma delle negativizzazione attraverso lo screening oro-faringeo”.

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