Reati tributari all’Avellino calcio, a processo Walter Taccone e altri otto
Il tribunale di Avellino ha rinviato a giudizio l'ex presidente dell'Us Avellino Walter Taccone assieme ad altri otto imputati per un giro di false fatture emesse a suo tempo nei confronti della società sportiva
Reati tributari, dovranno affrontare il processo l’ex presidente dell’Us Avellino Walter Taccone assieme ad altre otto persone, rappresentanti legali delle varie società che avrebbero creato un giro di false fatture per operazioni inesistenti nei confronti dell’Avellino calcio, ai fini dell’evasione d’imposte.
Il gup del tribunale di Avellino Francesca Spella ha accolto le richieste di rinvio a giudizio formulate dai procuratori D’Onofrio, Del Mauro e Venezia che hanno condotto l’inchiesta.
Oltre a Taccone, sono stati rinviato a giudizio Maurizio De Simone, Alessandra D’Andrea, Stefano Bisogno, Pasqualino Vuolo, Massimiliano Sperduto, Antonio Taccone e Francesco Caruso, che inizieranno il processo il prossimo 26 maggio, giorno della prima udienza in cui dovranno comparire davanti al giudice Melone. La difesa degli imputati è affidata agli avvocati Luigi Petrillo, Gerardo Santamaria, Vincenzo Massaro, Benedetto De Maio, Gerardo Perillo.
L’inchiesta della procura di Avellino ha fatto emergere un sistema di false fatture emesse da una serie di società tutte nei confronti dell’Us Avellino, che le utilizzava inserendole a bilancio per aggiustare i propri conti, per questo l’accusa nei confronti dell’ex presidente dei biancoverdi è anche di falso in bilancio. Taccone deve rispondere anche di false documentazione rilasciate per ottenere il credito d’imposta quando era il patron della Clinica Santa Rita. Per i reati contestati, Taccone ha subito anche il sequestro cautelare di due milioni di euro dei suoi beni.
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