Cocaina, cartello colombiano presente in Irpinia: ma sul caso Altavilla assolto Marrone

Assolto perché il fatto non sussiste il pluripregiudicato Americo Marrone. Il 45enne di Altavilla era finito in manette nell’ambito di un’operazione anti droga condotta dalle questure di Grosseto e Avellino. Era accusato di traffico internazionale. Ma nel processo è stato confermato l’asse di spaccio Colombia-Irpinia

Il cartello colombiano ha trovato varchi anche in Irpinia, smistando chili di cocaina nelle piazze di spaccio della provincia di Avellino, ma non era Americo Marrone il riferimento della cosca criminale.

Il processo che si è celebrato in giudizio immediato presso il tribunale di Avellino riconsegna due certezze sulle dinamiche dello spaccio di droga in Irpinia: il giudice Pierpaolo Calabrese ha assolto, perchè il fatto non sussiste, il pluripregiudicato 45enne di Altavilla; ma da quanto è emerso nell’ambito del procedimento si può affermare con una certa sicurezza che l’Irpinia era diventata meta di un grosso traffico di stupefacenti, soprattutto cocaina.

Lo ha testimoniato il pentito Edikson Bernard Geao, dominicano di 30 anni, che appena due mesi fa è stato condannato a 20 anni di reclusione per un omicidio commesso a Grosseto e per spaccio internazionale di sostanze stupefacenti. Decisamente un pezzo grosso, riuscito a creare un ponte tra Colombia e Italia su cui far viaggiare chili di cocaina.

Proprio dal suo arresto emersero le tracce di una rete di spaccio che partiva dal paese sudamericano, passava per la Toscana, e andava a finire a Napoli e Avellino. In Irpinia gli agenti della squadra mobile della polizia di Grosseto e Avellino individuarono in Americo Marrone il loro riferimento, un noto pluripregiudicato di Altavilla Irpina che lo scorso dicembre avrebbe intercettato ben tre chili di cocaina purissima.

Nei confronti del 45enne, difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero, dopo la custodia cautelare in carcere, confermata da gip e Riesame, è stato stabilito giudizio immediato, che si è concluso ora con la sua assoluzione. L’uomo lascia il carcere dunque, ma ritorna agli arresti domiciliari che deve scontare sempre per un precedente episodio di spaccio.

Ascoltato dai magistrati nell’ambito del procedimento, Edikson Bernard Genao, in collegamento dal carcere dove è detenuto, ha raccontato per filo e per segno i suoi traffici, ricordando anche la notte dello scorso 14 dicembre quando si presentò assieme a Ciro Miraglia, 34enne napoletano anche lui finito agli arresti, ad Altavilla per incontrare Marrone, a cui avrebbe dovuto consegnare tre chili di cocaina.

Il dominicano non solo ha ben definito tutti i passaggi del traffico di cui era a capo, dalla lavorazione allo smistamento della cocaina, ma ha descritto con una certa precisione anche Altavilla e l’abitazione dove ha incontrato Marrone. Tra l’altro una presenza la sua, durante quei giorni nel paese irpino, accertata anche dalla cella del suo telefonino, che era sotto controllo degli inquirenti.

Che Genao e Miraglia avessero giri loschi ad Altavilla è dunque un fatto certo, ma dal procedimento non è emerso nessun riscontro nè prova tangibile che Marrone fosse realmente stato destinatario di quel carico di droga. Assoluzione piena dunque per lui, mentre gli inquirenti dovranno verificare se l’Irpinia continua ad essere un canale di riferimento dello spaccio internazionale

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