Solofra, il borgo fantasma del Toppolo tra incuria ed inerzia
Dopo il sisma del 1980 le aziende conciarie furono delocalizzate e nel quartiere rimasero solo scatole vuote. Vecchi opifici abbandonati all’azione del tempo.
Da cuore pulsante dell’economia cittadina a borgo fantasma. E’ la storia del quartiere Toppolo a Solofra. Qui nacquero le prime concerie. Dopo il sisma del 1980 le aziende furono delocalizzate e nel quartiere rimasero solo scatole vuote. Vecchi opifici abbandonati all’azione del tempo. Ed il tempo la sua inesorabile azione di dissoluzione la sta portando avanti egregiamente. I crolli di pezzi di muratura dalle facciate si ripetono con allarmante frequenza.
Il comune ha emanato nel tempo ordinanze di messa in sicurezza ma il problema resta. I proprietari delle ex concerie, tranne qualche rara eccezione, non sembrano essere interessati a questa parte della città. Ed anche il piano di rilancio del quartiere messo insieme dal comune è rimasto lettera morta. Intanto nel quartiere Toppolo dopo l’ennesimo crollo sono arrivate le transenne e la chiusura di un pezzo di strada. Un campanello d’allarme, l’ennesimo.
Questi immobili, lasciati così, possono rappresentare un rischio per la pubblica incolumità. Ora il comune faccia fino in fondo la sua parte imponendo ai proprietari delle vecchie concerie di bonificare e mettere in sicurezza questi immobili. Andando oltre la semplice chiusura del perimetro di questi opifici abbandonati. In caso di inerzia, palazzo Orsini intervenga in danno dei proprietari. Il quartiere Toppolo non può più aspettare
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