Caso Alto Calore: “Né privati né clientele”, flashmob di Legambiente

"Serve, spiega Antonio Di Gisi di Legambiente Avellino, una nuova azienda speciale di diritto pubblico per gestire le risorse idriche in cui contemplare la partecipazione della cittadinanza e della società civile”

“Né privati né clientele”. E’ il flashmob promosso da Legambiente Avellino per venerdì pomeriggio in occasione dell’assemblea dei soci dell’Alto Calore all’hotel de la ville. La società idrica di corso Europa ad Avellino è destinataria di una richiesta di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica. Nell’assemblea davanti ai sindaci l’amministratore unico Michelangelo Ciarcia esporrà la situazione dell’ente e le strategie difensive in vista dell’udienza del 19 ottobre davanti al tribunale fallimentare. Intanto Legambiente con il flashmob dice no alla privatizzazione di Alto calore e no al prosieguo di una gestione fallimentare della società. “Serve, spiega Antonio Di Gisi di Legambiente Avellino, una nuova azienda speciale di diritto pubblico per gestire le risorse idriche in cui contemplare la partecipazione della cittadinanza e della società civile”.

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