Ciampi, il sindaco social: il cambiamento inizia dalla comunicazione
Vincenzo Ciampi non è solamente il primo sindaco a 5Stelle della città di Avellino, capace di spezzare il regno del centrosinistra dopo decenni di incontrastato dominio, ma è anche il suo primo sindaco social, in contatto diretto con la sua comunità a suon di post.
Il suo predecessore Paolo Foti nell’arco del quinquennio della consiliatura si era concesso al massimo una decina di tweet, Ciampi lo ha già abbondantemente superato nella sola prima settimana di reggenza. In linea con le indicazioni della Casaleggio associati, che controlla le strategie della comunicazione a 5stelle, imitando Luigi Di Maio ma anche Matteo Salvini Vincenzo Ciampi fa sentire costantemente su facebook la sua presenza per creare un filo diretto con la cittadinanza.
Dal sondaggio per il ferragosto alla prima delibera firmata, dal momento della proclamazione alla nomina della giunta, dalle foto con scopa e sacchetto mentre ripulisce i parchi alle immagini mentre interviene prontamente dopo l’acquazzone per valutare e riparare i danni causati dalla pioggia: i cittadini con un click riescono a sapere ogni movimento del loro sindaco.
E la città si divide: solo propaganda, fumo negli occhi e tanta autoreferenzialità per i critici, mentre chi apprezza, e a dire il vero sono la maggior parte, sottolinea la connessione diretta creata dal sindaco con i suoi cittadini, che hanno la possibilità di vedere e di valutare come si comporta il proprio primo cittadino.
Fatto sta che la pagina facebook di Ciampi è un vero e proprio successo di partecipazione, che riceve quotidianamente una valanga, per dirla come il sindaco, di ‘mi piace’ e di commenti, all’interno di una città virtuale che partecipa e discute.
Non solo, Social Ciampi ora detta anche moda, nonchè tempi e luoghi della politica: gli avversari del centrosinistra, in particolare gli ex amministratori, si sono ben presto adeguati, pronti a puntualizzare, rigorosamente su fb, ogni mossa dei pentastellati, a rivendicare il loro precedente operato, a evidenziare le carenze e le contraddizioni del sindaco, a farsi semplicemente notare per non perdere ulteriore terreno e consenso tra l’elettorato.
Pollice verso o alzato, così i social sono diventati in men che non si dica il palcoscenico dell’arena politica del capoluogo, dove i protagonisti sono pronti a dirsele a darsele di santa ragione, davanti alla comunità virtuale che assiste, si schiera e si indigna. Ma giusto il tempo di un click.
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