Il giallo di Ferragosto: chi ha ucciso il concertone?

Chi ha ucciso il ferragosto? il nuovo giallo dell’estate avellinese ha come ambientazione il consiglio comunale, trovare il cameriere-killer sarà impresa ardua. Perchè non è stato un colpo solo ad aver fatto fuori il ferragosto, sui corpi di Ron e Clementino sono stati esplosi diversi proiettili.

Fino ad ora si sa solamente chi è stato il primo a sparare: la pregiudiziale portata in aula da Nadia Arace, che riteneva illegittima la variazione di bilancio così come è stata portata in aula, ha il sapore di un colpo mortale. Non servono le rassicurazioni del segretario comunale Riccardo Feola, che ritiene perfettamente legittimo l’atto, la pregiudiziale passa approvata coi voti dei popolari e di Dino Preziosi e stronca sul nascere la discussione: il Pd si astiene e i 5Stelle vanno sotto.

Il sindaco Ciampi però, anzichè prendere atto, al primo esame dell’aula, che avere solo 5 consiglieri al suo fianco non è condizione sufficiente per governare, indossa il poncho di Clint Eastwood e spara a sua volta, e a suo modo, tramite i social network. Il suo post di mezzanotte su facebook è già un cult, che supera le 400 condivisione e sfiora i mille ‘mi piace’, anche se i cittadini si dividono sul contenuto. Ciampi addossa le colpe della mancata riuscita del ferragosto ad Arace e soci, “questi signori per un capriccio politico vogliono affossare la città capoluogo”, scrive il sindaco, che fa nomi e cognomi di chi ha votato contro e annuncia di voler esporre i loro volti su dei 6×3 da affiggere in tutta la città, messi alla berlina con la colpa “di aver privato la città di Avellino della sua festa storica”. Roba da mezzogiorno, pardon, mezzanotte di fuoco.

“Abbiamo semplicemente esercitato il nostro diritto e dovere di consiglieri”, la risposta degli otto in conferenza stampa, “si sta creando un clima antidemocratico e di tensione, che non fa bene alla città di Avellino”, il loro commento nel post ‘post’.

Nessuna volontà di uccidere il ferragosto, solo la voglia di far rispettare la legge, dunque la loro posizione.

Nel frattempo pero’ la festa del 15 agosto è esanime, ma quel che più preoccupa è che Ciampi con un post ha bruciato tutti i precedenti appelli a un governo di salute pubblica per il bene della città. E in attesa di capire chi è stato l’assassino della festa, il dubbio che assale è comprendere chi sia morto per davvero: il concertone o la neonata amministrazione?

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