Calcio e non solo: la nuova polisportiva di De Cesare mette gas all’intera città

Dall’inferno al paradiso in sole 48 ore. L’Avellino calcio, dopo la cocente umiliazione dell’estromissione dalla serie b, riparte a tutto gas.

Si ricomincerà dai dilettanti, a meno di una clamorosa iscrizione last minute in lega pro, ma con un entusiasmo che tra i tifosi non si percepiva da tempo. Il progetto della polisportiva basket e calcio, un unicum per il mezzogiorno, fa sognare; presentato da Gianandrea De Cesare, il patron della Sidigas, che ha messo sul piatto le migliori garanzie. Non ci si riferisce solo agli assegni circolari, per un totale di 4 milioni di euro, pronti ad essere investiti solo nel primo anno, ma anche ai risultati ottenuti con la Scandone, portata ai vertici del campionato italiano di basket, con importanti traguardi anche in campo europeo.

La città ringrazia De Cesare, per un salvataggio che dà respiro a provincia e capoluogo, e si congratula con il sindaco Vincenzo Ciampi, davvero tempestivo e accorto nel gestire l’operazione. “La scelta è stata semplice”, ha detto il sindaco, viste le garanzie presentate da De Cesare; oggi però l’altra cordata del presidente del Genoa Enrico Preziosi e l’imprenditore Luca Marinelli rivendica la consistenza della loro offerta e soprattutto del patrimonio alle spalle, ma così Ciampi ha scelto e per ora i tifosi applaudono.

Ma non si può limitare l’orizzonte della nascita della polisportiva solo al futuro del calcio di Avellino: il progetto è cosi’ ambizioso che può fare da traino all’economia dell’intera città, in decadenza inarrestabile da tempo. L’ha capito subito il consigliere regionale Maurizio Petracca, deus ex machina dell’operazione, grande amico di De Cesare, che lo ha portato in città prima per salvare il basket, e ora il calcio. Se sarà il trampolino di lancio per la rinascita della città forse è troppo presto per dirlo, ma se succede, sapremo chi sarà il regista col numero 10 sulla schiena

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