Scomparsa Manzo: indagata la figlia Romina per sequestro di persona
Colpo di scena nel “giallo” di Mimì Manzo, il pensionato scomparso da Prata Principato Ultra l’8 gennaio 2021 e del quale si ipotizza la morte. La figlia 21enne Romina è sospettata dalla Procura di Avellino per il sequestro del padre. Indagata anche una sua amica per favoreggiamento. Nell’inchiesta compaiono diverse altre persone
Emergono sconcertanti dettagli dall’inchiesta sulla scomparsa di Mimi Manzo, iscritta nel registro degli indagati anche la figlia Romina. Con accuse pesanti, quella di sequestro di persona e false informazioni rilasciate a pubblico ufficiale. Assieme a lei indagata anche l’amica, la ragazza che la notte della scomparsa del 69enne avrebbe lanciato un urlo nei pressi della sua abitazione, sentito da molte persone: la giovane, assistita dall’avvocato Serena Luce, si è poi giustificata davanti ai carabinieri sostenendo di aver assistito all’investimento di un cane, ma dell’animale non si è mai trovata traccia. Per questo lei al momento risponde di favoreggiamento e false informazioni.
Clamorosa la svolta delle indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Avellino, che sta cercando di risolvere il mistero di Prata: l’uomo spari nel nulla la sera dell’8 gennaio del 2021, mentre presso la sua abitazione si stava svolgendo la festa di compleanno della figlia 21enne. A casa la ragazza aveva invitato dei suoi amici, era presente pure il padre. Secondo le prime testimonianze, l’uomo a un certo punto usci per fumarsi una sigaretta, poi di lui non si seppe più nulla.
Gli inquirenti, dopo le prime ricerche, hanno battuto la pista del sequestro di persona e omicidio dell’uomo. Non c’erano motivi infatti per una sua eventuale fuga, né nessuna pista che lasciasse pensare che Manzo fosse scappato di sua iniziativa dal paese. Invece troppi i segreti e le contraddizioni tra le testimonianze, i carabinieri più volte hanno sentito i partecipanti a quella festa, i due figli di Manzo, decine e decine di persone tra gli abitanti del paese.
Le prime a porre inquitenanti dubbi, le sorelle di Mimì, che più volte hanno lanciato appelli dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” e sottolineato le numerose incongruenze. Ora le prime conclusioni, per gli inquirenti dunque la figlia, difesa dall’avvocato Federica Renna, potrebbe aver giocato un ruolo decisivo sulla sparizione del padre. Una inchiesta che potrebbe avere a questo punto decisivi sviluppi nelle prossime settimane, e dipingere uno scenario inquietante
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