Ai privati nel Sannio un pezzo dell’ex Consorzio Alto Calore dopo 85 anni

Il Distretto sannita su input dell’Ente Idrico Campano avvia la costituzione della nuova società portando via dall’Alto Calore il ramo beneventano: il 49% sarà assegnato ai privati, che arrivano dopo 85 anni di gestione pubblica

Dopo 85 anni di storia sta per essere parzialmente privatizzata un pezzo dell’ex Consorzio Interprovinciale dell’Alto Calore. Nasce la Sannio Acque srl, società che si prepara ad acquisire il ramo d’azienda beneventano dell’Alto Calore Servizi spa. Il nuovo soggetto è stato autorizzato dall’Esecutivo dell’Ente Idrico Campano a gestire il servizio idrico nell’ambito sannita, con un partner privato. Il Distretto sannita avvia la costituzione della nuova società, preparando la gara per collocarne sul mercato il 49%. Si tratta di un passaggio delicato e urgente, che l’Eic ha deliberato nei giorni scorsi con l’obiettivo di realizzare subito il nuovo assetto idrico nelle province di Avellino e Benevento, fino ad un anno fa parte dello stesso bacino. Benché oggi divise sulla carta, Irpinia e Sannio restano ancora unite dalla gestione interprovinciale dell’Alto Calore Servizi. Sottoposta ad una procedura concordataria per l’alto indebitamento che ne mette a rischio il futuro, l’azienda non potrà ricevere l’affidamento della gestione idrica in Irpinia fino a quando non avrà completato la scissione del ramo sannita. Intanto, il Governatore della Campania sta approfondendo la situazione finanziaria della società e attende ulteriori adempimenti in corso primate decidere, valendosi dei suoi poteri sostitutivi. In questo scenario, il ridimensionamento dell’Alto Calore, espressamente richiesto dall’EIC, non è solo indispensabile, ma urgente

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