Teatro Gesualdo, liquidazione pronta: ‘Conti in attivo, chiuso per volontà politica’

715mila euro di massa passiva, 250mila euro di debiti non riconosciuti, e un milione e 700mila euro di crediti: si chiude cosi’ l’epopea dell’Istituzione Teatro Gesualdo. I numeri sono stati presentati in capigruppo dal liquidatore Marco Chiauzzi, ma dietro le fredde cifre si infuoca nuovamente la valutazione politica di quanto accaduto negli ultimi tre anni.

La prima sui debiti non riconosciuti: 250mila euro non dovuti, secondo Chiauzzi, tra i quali 60mila euro che l’ex cda del Gesualdo intendeva riconoscere al Teatro Pubblico Campano. ‘In violazione della normativa del comune’, chiarisce sempre Chiauzzi, che non ha riconosciuto nemmeno le prestazioni di alcuni musicisti, messi a libro paga a chiamata diretta, contravvenendo dunque alle procedure pubbliche. Insomma bocciature che se avallate dal consiglio comunale, a cui spetta l’ultima valutazione,  confermerebbero l’ipotesi di una vecchia gestione alquanto ballerina su incarichi e affidamenti

Ma i conti pero’ dall’altro lato salvano eccome la contestata gestione Cipriano. 700mila euro di debiti a fronte di un milione e 700mila euro di incassi, dipingono un Massimo Cittadino in gran forma dal punto di vista economico: e a questo punto ci si chiede se la liquidazione dell’Istituzione fosse davvero necessaria. E qui ognuno, dopo due anni, puo’ trarre le proprie deduzioni: Chiauzzi precisa che non ha ruolo per esprimere un giudizio, ma aggiunge che ‘forse si è scelta questa strada per problemi di cassa’, Cipriano ha sempre parlato di assassinio politico, Giordano si limita a sottolineare che nonostante i conti in attivo ci si è ritrovati con un teatro chiuso da un anno e mezzo e nelle mani dei privati per i prossimi due anni

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