Assegnazioni alloggi, Arvonio: “quale politica, pensiamo ai diritti dei cittadini”

‘Non stiamo facendo favori a nessuno, solo riconoscendo un diritto ai cittadini: a noi la campagna elettorale non interessa’. Il comandante della polizia municipale Michele Arvonio risponde a muso duro alle critiche piovute da diversi candidati a sindaco, in merito alle 17 pre-assegnazioni di alloggi popolari appena firmate da palazzo di città. ‘Non si tratta di nuove assegnazioni, ha precisato Arvonio, stiamo semplicemente consegnando i nuovi alloggi realizzati ad inquilini che già hanno una casa, ma che deve essere abbattuta e ricostruita. Cosa avremmo dovuto fare, lasciarli nelle loro case e aspettare che i nuovi appartamenti venissero occupati abusivamente?’ chiede ironicamente il comandante a chi ha attaccato il sindaco per i tempi fissati dall’amministrazione, con le pre-assegnazioni fatte proprio alle porte del voto. In effetti, si tratta di una pura coincidenza: gli operai hanno provveduto solo la scorsa settimana a terminare gli appartamenti, da qui la fretta di palazzo di città nell’assegnazione, per evitare l’assalto degli abusivi. Così operando invece, 17 famiglie residenti nei prefabbricati di Quattrograna ovest potranno presto entrare in una casa degna di tal nome. E le pre-assegnazioni non sono finite qui: man mano che gli operai porteranno a termine i lavori, saranno piu’ di 150 gli appartamenti da consegnare agli aventi diritto.

‘Le politiche abitative erano un disastro prima che io arrivassi qua, rivendica Arvonio, ora finalmente c’è ordine, siamo tornati a fare nuove assegnazioni, sono finite invece quelle illegittime;  abbiamo collaborato al fianco della procura per un indagine chiamata a ricostruire le assegnazioni illegittime degli ultimi anni’.

Resta solo un pero’, i mancati sfratti degli abusivi: Arvonio si giustifica descrivendo la complessità dell’ultima normativa, che ha rimesso le responsabilità del settore tra le mani della questura e della prefettura. rendendo decisamente più tortuose le procedure. Il comando ha comunque notificato più di trenta sfratti esecutivi, bisognerà attendere la prossima amministrazione per vederli messi in atto. E magari, finanziare i fondi necessari per una manutenzione non più procrastinabile: troppi inquilini vivono in edifici fatiscenti che cadono letteralmente a pezzi. restituire dignità a queste persone, alle loro famiglie, ai loro figli, dovrebbe essere il primo pensiero di ogni buon candidato a sindaco. Peccato che per ora, sentiamo parlare di tutt’altro

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