Caso scrutatori: caos e veleni in commissione, salta la seduta. Ora decide la Prefettura
Veleni, accuse: negli ultimi giorni è diventato il caso elettorale per antonomasia. Tensione alle stelle, ressa e folla quasi da grande evento. Candidati, consiglieri comunali uscenti, leader politici, ma anche cittadini. Tutti nell’angusta sala riservata ai gruppi di minoranza. Non c’è stato verso. Mentre due dei tre commissiari erano disponibili al passo indietro così come evocato dal sindaco Foti e dai loro riferimenti politici, il consigliere Poppa è stato inamovibile avendo dalla sua anche la norma. No al sorteggio, nomina diretta degli scrutatori. Un caso politico. Poi, la forzatura politica del primo cittadino che ha abbandonato i lavori: all’appello – in sostituzione – non ha risposto neanche la vice sindaco. Risultato, seduta non valida, non essendoci più tempo a disposizione ora toccherà alla Prefettura decidere attivando i poteri sostitutivi. Per niente turbato, dal canto suo Poppa si è difeso: “Io non ho cambiato idea” – ha detto – su questa questione non ho ricevuto sollecitazioni dal candidato sindaco del centrosinistra Pizza”.
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