Asl al Maffucci, Ciampi frena

Trasferimento degli uffici dell’Asl al Maffucci, il neo sindaco Vincenzo Ciampi frena. In continuità con il suo predecessore Paolo Foti, il nuovo primo cittadino esprime riserve sul progetto e chiede ufficialmente ai direttori generali del Moscati e dell’Asl un incontro per valutare meglio l’operazione, ormai in dirittura d’arrivo. “Ragioniamo per il bene dei cittadini”, dice Ciampi, perplesso sulla scelta del Maffucci, dopo che in campagna elettorale aveva firmato un documento dove si impegnava a rivitalizzare l’ex Moscati.

Era stata l’ex candidata a sindaco del Movimento 5Stelle Tiziana Guidi a sposare la battaglia per l’ex ospedale di viale Italia. Da tempo spinge affinchè sia l’Asl a prendersene carico, conservando la destinazione d’uso di struttura sanitaria per spostarvi ambulatori e presidi sanitari, in maniera da rivitalizzare la zona e rendere più agevole l’accesso agli utenti. “Il Maffucci potrebbe essere utilizzato invece come centro d’accoglienza per gli immigrati o per la sede del sert”, suggerisce sempre Guidi. Non è bastato dunque il dietrofront della Morgante, attaccata perchè voleva inizialmente spostare gli ambulatori presso il plesso di contrada Pennini, mentre ora ha deciso di limitarsi a trasferirvi solo gli uffici amministrativi. Si vuole approfondire la possibilità di fare la stessa operazione all’ex Moscati.

Il probelma che ha frenato Percopo e la Morgante sono i costi: il dislocamento all’ex Maffucci costerebbe circa un milione e mezzo di euro per la sua ristrutturazione, spostarsi all’ex Moscati avrebbe un prezzo ben maggiore per adeguare l’edificio, oltre i 4 milioni di euro. Da qui la scelta della Morgante, che le permette di risparmiare i 640mila euro anno di fitti che attualmente paga ai privati per gli uffici di via Iannaccone e di piazza Macello, mentre al Maffucci andrebbero a costo zero, dato che Percopo ne concederà l’utilizzo in comodato d’uso gratuito per i prossimi 40 anni, liberandosi del pensiero di quel gigante abbandonato.

Un guadagno per tutti insomma, soprattutto per le tasche dei cittadini. A conti fatti sarà chiaro anche a Ciampi

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