Riqualificazione Dogana, Victor Hugo, Via Tedesco: via ai progetti
Non solo grane, come quella del bilancio consuntivo, l’amministrazione Foti ha lasciato sul fil di lana in eredità una serie di opportunità per il sindaco Ciampi e la città. La più succulenta è la programmazione Pics, il programma integrato città sostenibile delle città medie, 17 milioni di euro finanziati dalla regione Campania con fondi europei che possono ridisegnare il volto al capoluogo. Una serie di progetti inclusi all’interno di un documento strategico con cui si cercherà, questo è l’obiettivo, di trasformare Avellino in una smart city, una città sostenibile, innovativa, competitiva ed inclusiva. A leggerlo sembra il libro dei sogni, ma intanto i primi passi concreti prendono forma e sono quelli attinenti ai settori di urbanistica e dei lavori pubblici, che hanno puntato al recupero del centro storico e dell’asse viario Corso Umberto via Francesco Tedesco fino al cuore di Borgo Ferrovia.
La notizia è che il comune di Avellino, nonostante questa fase di impasse nel passaggio da una consiliatura all’altra, sta procedendo spedita e ha nominato i responsabili del procedimento che dovranno realizzare i progetti esecutivi per poi appaltare i lavori. E si tratta di interventi attesi da anni in città.
Per il centro storico infatti sono già pronti e disponibili 4 milioni di euro per il restauro della Dogana, Palazzo di Città ha affidato la realizzazione della progettazione esecutiva, sulla scorta del preliminare di Mascilli Migliorini, all’ingegnere Gaetano D’Agostino. Non solo, all’architetto Antonietta Freda sono stati affidati i progetti di riqualificazione del Victor Hugo, destinato a diventare un centro di promozione culturale, che beneficerà di una cifra di due milioni di euro, e della fontana di Bellerofonte che verrà valorizzata e restaurata con un impegno di spesa di 80mila euro. Infine, toccherà invece all’architetto Rosalia Baldanza sfruttare al meglio il milione e centomila euro raccolto per rilanciare l’asse viario da Corso Umberto a Borgo Ferrovia, per trasformarlo in un quartiere strategico in termini di servizi offerti, di riammaglio urbano e di nuove sfide sulla mobilità sostenibile.
Insomma i soldi ci sono, le progettazioni sono pronte a partire, l’occasione è unica: non rendere eterni questi cantieri sarebbe la miglior dimostrazione di cambiamento che Ciampi possa offrire
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