Bilancio Comune Avellino: “Il disavanzo supera i 30 milioni. E’ un disastro”, l’ira di Ciampi e dei 5stelle

I conti non tornano, non sono affatto in ordine e sulla base dei rilievi prima del ministero delle Finanze ed oggi dei reviosri dei conti che hanno bocciato il bilancio, urge una rigoroso riequilibrio. L’assessore in pectore, Gianluca Forgione, ricorre ad una metafora (“in famiglia in questi casi si tira la cinghia”), ma la realtà dei fatti – così come riferito in conferenza stampa insieme al sindaco Ciampi – è molto grave dal punto di vista finanziario. All’appello mancano di sicuro oltre 10 milioni di euro dal capitolo tassa sui rifiuti – soldi non riscossi che si trascinano dagli anni precedenti – circa 4 milioni dall’Imu più altri milioncini che potrebbero spuntare quando saranno consegnate tutte le carte a Ciampi e soci dal fondo rischio spese legali, dal dare e avere con le società partecipate. Ci sono sì crediti per 80 milioni, ma anche debiti per 40 di cui venti milioni di spesa corrente, cioè da pagare quasi subito a fronte di un attivo di casa di pochi milioni di euro. E le opzioni possibili in questo caso le ha delineate Forgione davanti ai cronisti: piano di rientro in tre anni – allo stato quasi impossibile perché il quadro è molto critico. Seconda: riequilibrio del bilancio in un tempo più lungo – si da va dai 4 ai 20 anni. Ultima: dissesto. Ma al di là dei tecnicismi, emerge il dato politico: la pesante eredità lasciata da Foti e dai suoi, non dà a Ciampi e ai 5stelle quel margine di manovra politico-amministrativa tale da poter lasciare un’impronta.

 

 

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