Ferragosto, ora i concertoni sono a serio rischio

I concertoni di Ferragosto sono a serio rischio. E’ l’assessore alla cultura Michela Mancusi, la stessa che annunciò in conferenza stampa l’arrivo di Ron e Clementino, a gelare la capigruppo e gli avellinesi. Non è un problema di voti o di maggioranza: anche se la variazione di bilancio passasse in aula, i tempi ristretti non permetterebbero di portare a termine le rigorose procedure pubbliche per mettere in scena gli spettacoli. E così Avellino rischia di ritrovarsi senza concertone.

“Tutte le altre attività previste dal cartellone estivo si svolgeranno”, rassicura Mancusi, ma è una magra consolazione. L’amministrazione Ciampi ora cercherà un exit strategy da una situazione dove lei stessa si è infilata, ma per dei buoni motivi. La giunta infatti avrebbe potuto approvarsi da sè già una settimana fa la variazione di bilancio necessaria a reperire i soldi. Ma avrebbe poi rischiato, tra 60 giorni, in caso di scherzetto dell’aula, di dover rispondere di danno erariale se i consiglieri gli bocciavano il programma. Oppure avrebbe potuto fare come Foti e i suoi gli anni prima: nessuna variazione di bilancio, e intercettare i fondi destinati come Laceno d’Oro: ma come giustificare la performance di Ron e Clementino nel festival dedicato al cinema? Problema che Foti and company non si sono mai posti, e ad oggi i rendiconti delle edizioni passate del Laceno d’Oro non si vedono, così come le coperture della regione Campania. Intanto pero’ le casse del comune hanno anticipato.

Tu chiamale se vuoi, leggerezze, o escamotage: sarebbe bello capire come hanno fatto passare l’anno scorso Arisa per una star del cinema. Stesso discorso per i soldi concessi nel passato da Palazzo Santa Lucia per il teatro Gesualdo: dovevano servire per assicurare manifestazioni gratuite ai cittadini, sono entrati nelle casse del Teatro Pubblico Campano per il suo cartellone stagionale, eccezion fatta per Sipari Aperti dello scorso anno, portata avanti dall’assessorato guidato da Gambardella. E quest’anno invece i capigruppo, rigorosissimi, hanno impedito a Ciampi di sfruttare proprio i fondi del teatro Gesualdo per il ferragosto, tentativo in extremis del sindaco per salvare il concertone accelerando le procedure.

Insomma Ciampi sta pagando le colpe di voler fare, una volta tanto, rispettare tutti i crismi di legalità; sconta anche inesperienza e poca malizia politica, ma flagellarlo per il concertone sarebbe eccessivo. Dal bilancio e le linee programmatiche scopriremo di che pasta è fatto Ciampi e che progetti ha per la città: a dopo le valutazioni.

Intanto qualcuno dovrebbe avvisare Ron e Clementino che a ferragosto sarebbe meglio che si portino il costume in valigia mentre vengono verso Avellino: non si sa mai, nel caso salti tutto, la costiera non è cosi’ lontana…

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