Ipercoop: la strada torna in salita, metà del personale in esubero. Amarezza dopo il secondo vertice al Mise

I timidi segnali di ottimismi della vigilia hanno presto lasciato spazio ad un percorso tutto in salita. I numeri dell’operazione di salvataggio dell’Iper di Avellino restano gli stessi di tre mesi fa. Az market è disposto a prendere in carico solo la metà degli attuali 134 lavoratori. La restante parte (tra le 60 e le 70 unità) è da ricollocare: sia la vecchia proprietà – Alleanza 3.0 – che la nuova hanno offerta disponibilità a trasferimenti in altri punti di vendita dei due gruppi. Confermata da parte di Coop anche la possibilità di incentivi all’esodo. La sensazione che traspare dalle dichiarazioni dei rappresentanti di categoria che per la seconda volta hanno preso parte ad un incontro a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico, è che si sia al punto di partenza. I servizi come bar e punto ristoro, macelleria, forno e pescheria potrebbero essere dati in gestione senza il pagamento di fitto a quei dipendenti che decideranno di accettare l’esodo incentivato. Il dado, però, non è ancora tratto. I sindacati hanno preso tempo per un confronto interno e nel frattempo hanno chiesto un nuovo incontro prima di Ferragosto.

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