Nodo bilancio, ora è scontro sui dirigenti. I 5Stelle li difendono, il Pd li scarica

Si dice che la matematica non sia un’opinione, ma a Palazzo di Città tutto diventa possibile. Anche trasformare i numeri di un bilancio da un’amministrazione all’altra, il passaggio da Foti a Ciampi ha portato in pochi mesi a raddoppiare il buco delle casse comunali.

Da 19 milioni di euro di disavanzo si è passati a 36 milioni, una cifra condita da ulteriori 11 milioni di euro di debiti fuori bilancio da coprire, 30 milioni di euro di contenzioso con cui fare i conti i prossimi anni, e un fondo cassa completamente al verde, con i soldi per la spese correnti presi da fondi già vincolati e la conseguente impossibilità di pagare i fornitori, pena la rinuncia a stipendiare i dipendenti, con la dichiarazione di dissesto che diventerebbe inevitabile.

Eppure l’ex sindaco Foti pochi mesi fa prima di chiudere il suo mandato aveva rassicurato: ” I conti sono in ordine”. Com’è possibile che ci siano due versioni così differenti sulle cifre del consuntivo non è dato sapersi.

Il primo sospetto è finito sul lavoro dei dirigenti del settore finanze del comune: sono loro a dover redigere, certificare ed approvare i conti comunali, alla politica il compito di controllo e verifica di quei numeri. Ma Marotta, il capo del settore, ha messo incredibilmente la firma sia sui conti di Foti, bocciati dai revisori, sia su questi presentati da Ciampi: stessa mano ma con risultati ben differenti

Qualcosa non torna ma Ciampi in conferenza stampa ha fatto da scudo ai funzionari di Palazzo di Città: “Chiedo a tutti di fare attenzione allo scaricabarile già in atto ai danni dei dirigenti, la parte tecnico-gestionale, a volte, può essere succube della volontà politica” ha detto il primo cittadino.

Ma il Pd, che ha votato per anni quei bilanci senza battere ciglio, non ci sta, e ricorda le responsabilità di chi quegli atti li firma (nel video ascolta l’intervista al capogruppo democrat Enza Ambrosone)

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