Piscina comunale, Priolo trascina in tribunale la Polisportiva

Ci pensa il commissario Priolo a smuovere le acque sul caso della piscina comunale. Una situazione delicatissima, venuta crearsi a seguito dell’arresto dei fratelli Cesaro, gli imprenditori a capo della Polisportiva Sant’Antimo che a suo tempo (era sindaco Galasso) si aggiudicò la gestione della struttura di via De Gasperi in project financing per trent’anni.
Era il 24 maggio 2017 quando i fratelli furono arrestati con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, da quel momento si sono moltiplicati i problemi nella situazione finanziaria della piscina. La Polisportiva non è più riuscita a far fronte al pagamento del mutuo contratto con il credito sportivo, dal valore di due milioni e mezzo di euro, oltre ad avere difficoltà nelle solvibilità degli stipendi dei dipendenti che hanno indetto una serie di scioperi. Nel frattempo, le due amministrazioni che si sono succedute a Palazzo di Città, prima Foti poi Ciampi, hanno agito in perfetta continuità, decidendo cioè di non decidere, spaventati da una situazione complessa, limitandosi a sbandierare una risoluzione del contratto con la società mai avvenuta. E intanto la Polisportiva ha continuato a non versare le rate e allo stesso tempo a incassare i soldi degli utenti.
Ma la ricaduta del peso del mutuo milionario sulle casse del comune ha fatto attivare immediatamente il commissario, ben più risoluto dei suoi predecessori: Priolo, su suggerimento del comandante della polizia municipale Michele Arvonio, che ha curato l’intera pratica, ha deciso di citare in giudizio la Polisportiva per intraprendere un’azione risarcitoria. L’incarico, vista la delicatezza, è stato assegnato a un esperto nei contenziosi nelle pubbliche amministrazioni, l’avvocato Marcello Fortunato, che avrà il compito, dietro a una parcella di oltre 34mila euro, di risolvere la grana, che porterà probabilmente alla risoluzione contrattuale del project, aprendo le porte della piscina a un nuovo gestore.
Intanto a Palazzo di Città si continua a far di conto: è atteso a breve il piano di riequilibrio che i commissari adotteranno per risanare la complessa situazione debitoria del comune; nel frattempo, vista la cronica assenza di liquidità nelle casse, Priolo e il suo nuovo sub commissario Ricciardi hanno richiesto alla tesoreria un’anticipo di cassa di oltre 14 milioni di euro per il 2019 per far fronte alle spese correnti.

I commenti sono chiusi.