Autismo, genitori furibondi con l’Asl: “Progetto insufficiente, faremo ricorso”

“Un progetto insufficiente, faremo sicuramente ricorso per bloccare questo bando e relativa programmazione” i genitori dei ragazzi autistici della provincia di Avellino sono furibondi con l’Asl. Il bando che doveva segnare una svolta secondo i genitori è carente nella programmazione, tagliando fuori dall’assistenza molti pazienti. In particolare, tranne i trenta che verranno accolti nel centro di Sant’Angelo, la maggior parte dei ragazzi dai 12 anni in su saranno praticamente lasciati a sè stessi, con sole tre ore a settimana da fare in Alta Irpinia, con i disagi per le famiglie a fare avanti e indietro. Inoltre, le ore di assistenza domiciliare previste per le altre fasce d’età, 10 a settimana, sono ritenute insufficienti, quando la normativa, con tanto di sentenza del tribunale a sostegno della tesi, ne pretende almeno 20. Per questo Carlo Pecora, presidente dell’associazione Inau, padre di un ragazzo autistico che da quando ha superato i 12 anni è rimasto senza terapie per le falle dell’Asl, regredendo come accertato dai dirigenti scolastici, si fa portavoce delle proteste di buona parte di tutte le famiglie

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