Autismo, Asl sotto indagine: ora rischia il commissariamento

Autismo, l’Asl di Avellino finisce sotto indagine del difensore civico della Regione Campania. E ora rischia addirittura il commissariamento.
Su sollecitazione delle famiglie e delle associazioni l’avvocato Giuseppe Fortunato ha aperto un’inchiesta sulla programmazione dell’Asl in materia di autismo. Il difensore civico, nominato dal consiglio regionale, ha il compito di tutelare i cittadini della Regione Campania intervenendo contro i ritardi e gli abusi della pubblica amministrazione che gli vengono segnalati. E soprattutto, dopo la legge regionale n. 16 del 2018 è il garante del diritto della salute.
E ha raccolto immediatamente le proteste delle famiglie dei ragazzi autistici della provincia di Avellino, in contestazione con l’Asl per la programmazione del nuovo progetto autismo, che nonostante gli otto milioni di euro investiti dalla manager Maria Morgante garantisce solo 10 ore di terapia aba per i ragazzi dagli 0 ai 12 anni, e soprattutto lascia praticamente senza assistenza gli over 12.
Il difensore civico ha già preparato un primo dossier e richiesto chiarimenti agli uffici della Regione Campania. Il prossimo passo, ci spiega il coordinatore dell’ufficio, il dr. Michele Salza, sarà quello di entrare in contatto direttamente con la dirigenza dell’Asl e nel caso in cui non si arrivi a una conciliazione con le famiglie e le associazioni, fornendo le adeguate terapie, scatteranno le diffide. E se l’Asl non dovesse mettersi in regola, grazie al potere concesso dal testo unico degli enti locali, il difensore civico potrà anche predisporre il commissariamento dell’Asl di Avellino e affidare il sistema autismo a un commissario ad acta. La battaglia delle famiglie non si ferma

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