Amministrative, il M5S cambia pelle: anche Ciampi apre alle liste civiche

Non si sa ancora se cambierà pelle, per il momento il M5Stelle si limita a cambiar opinione così come muta il vento. Elettorale, nel caso. La sonora batosta alle regionali in Abruzzo sta facendo vacillare uno degli ultimi tabù in casa Di Maio: il nodo alleanze. Fino ad oggi il Movimento si è caratterizzato per non essere mai sceso a patti con nessuno, eccezion fatta l’accordo di governo sul programma con la Lega, ma mai i 5Stelle si sono presentati agli elettori appoggiati ad altre liste. Ora la strada tracciata da Di Maio, e che dovrà trovare l’eventuale sostegno degli attivisti, porta il Movimento ad allargarsi alle civiche. “Sul territorio, ha ammesso Di Maio, abbiamo dei problemi di fondo, è necessario arrivare alle prossime amministrative con un percorso che preveda un lavoro fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori”, l’apertura del vicepremier, che chiederà il voto a favore da parte degli attivisti.

E Avellino si è già fatta trovare pronta: l’ex sindaco Vincenzo Ciampi con un post su facebook ha immediatamente applaudito la svolta indicata da Di Maio, valutata positivamente, facendo però riferimento al civismo vero maturato sul territorio e non quello di facciata. Nei commenti gli attivisti già si dividono, tra chi vede la proposta un’opportunità e chi la morte degli ideali del Movimento. Certo le idee non sono chiare anche tra i parlamentari, visto che Gubitosa solo due giorni fa sul Mattino aveva dichiarato che il Movimento si presenterà assolutamente solo con una lista.

Ci sarà da riflettere in casa grillina, dall’altra parte invece, nel centrosinistra, sta avvenendo tutto il contrario. Dopo le batoste  elettorali la coalizione sembrava essersi frantumata in una serie di movimenti civici, uno scossone che aveva portato già ad avere i primi due candidati a sindaco, Festa e Cipriano, con il Pd disgregato. Oggi la tendenza sembra quella di voler ripartire dai partiti, e invece che guardare al civismo si sta costruendo l’alternativa attorno a Pd e Popolari, sulla scia del governo regionale. E non a caso, l’accordo che sembrava fatto pochi mesi fa tra Popolari e Cipriano, oggi appare tramontato

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